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FAQ

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L'IVA sul gas metano è ridotta al 10% nei seguenti casi:

  • imprese estrattive e manifatturiere, comprese le imprese poligrafiche, editoriali e simili;
  • imprese agricole;
  • utenti che utilizzano l’energia per usi domestici (strutture residenziali e ambienti come caserme, scuole, case di riposo, conventi, orfanotrofi…);
  • utenti che impiegano l’energia per impianti irrigui, di sollevamento e di scolo delle acque (consorzi di bonifica e di irrigazione).
  • Imprese che producono elettricità
  • Imprese che impiegano l'energia elettrica per l'esercizio delle linee ferroviarie per trasporto merci e passeggeri
  • Imprese che impiegano l'energia elettrica per l'esercizio delle linee di trasporto urbano e interurbano
  • Negli opifici industriali con un consumo mensile superiore a 1.200.000 kWh
  • Imprese che impiegano l'energia elettrica per la riduzione chimica, in processi elettrolitici o metallurgici
  • Imprese che impiegano l'energia elettrica in processi elettrolitici mineralogici
  • Imprese che impiegano l'energia elettrica per realizzare prodotti sul cui costo finale l'energia incide per più del 50%

Qualora un utente (alimentato in media tensione) o un’azienda (con più di 50 dipendenti o un fatturato annuo superiore a 10 ml/euro) siano per qualsiasi ragione sprovvisti di un fornitore di energia elettrica, il Servizio di Salvaguardia garantisce loro l’erogazione in virtù di quanto stabilito dal Ministero dello Sviluppo Economico. In questi casi, il fornitore di energia elettrica viene incaricato per ciascuna regione tramite concorso organizzato dall'Acquirente Unico.

Si tratta di una domanda di difficile risposta perché molto dipende dall’utilizzo di ogni singola utenza. In generale il mercato libero consente alle famiglie italiane di risparmiare sulle spese di luce e gas perché permette di cambiare gratuitamente fornitore sulla base delle singole offerte.

Il Servizio di Maggior Tutela è rivolto alle utenze domestiche, alle piccole medie imprese (meno di 50 dipendenti e un fatturato non superiore ai 10 ml/euro) e all’amministrazione pubblica. Attualmente la maggior parte degli italiani si affida a questo servizio, ma grazie al costante miglioramento delle offerte presenti sul mercato libero sempre più utenti stanno abbandonando il mercato regolamentato.

Il Servizio di Maggior Tutela è il regime tariffario stabilito dall’Autorità di Regolazione per Energia, Reti e Ambiente (ARERA), ente unico che decide le variazioni delle tariffe.

A partire dal 2007, con la completa liberalizzazione del mercato dell’energia, il consumatore può decidere se affidarsi al mercato libero oppure affidarsi alle condizioni interamente regolamentate garantite dal Servizio a Maggior Tutela.

Possono usufruirne tutte le aziende che utilizzano il gas nelle seguenti situazioni:

  • riduzione chimica
  • processi elettrolitici o metallurgici
  • processi mineralogici

Le forniture di gas metano destinato alla combustione sia per usi civili che per usi industriali, sono sottoposte alle seguenti tassazioni:

  • Accisa (imposta erariale sul consumo) – si paga sulla base del consumo di gas calcolato in metri cubi
  • Addizionale regionale – l’applicazione dell’aliquota viene differenziata a seconda che il consumo di gas sia a destinazione d’uso civile o industriale e varia a seconda della Regione. Come le accise, le addizionali si pagano sulla base del consumo effettivo
  • IVA (imposta sul valore aggiunto) – si applica sul totale della bolletta, quindi dell’insieme dei costi, accisa e addizionale comprese. Anche per l’IVA, l’aliquota varia a seconda della destinazione di utilizzo della fornitura.

La normativa prevede l’esclusione e l’esenzione dall’accisa, a seconda della tipologia di attività imprenditoriale. A differenza delle normali agevolazioni, esclusione e esenzione hanno un’aliquota pari a zero.

La normativa prevede una casistica esatta delle aziende che possono usufruire dell'IVA agevolata al 10%, sia per quanto riguarda il consumo del gas che quello di energia elettrica:

  • imprese estrattive e manifatturiere, comprese le imprese poligrafiche, editoriali e simili;
  • imprese agricole;
  • utenti che utilizzano l’energia per usi domestici (strutture residenziali e ambienti come caserme, scuole, case di riposo, conventi, orfanotrofi…);
  • utenti che impiegano l’energia per impianti irrigui, di sollevamento e di scolo delle acque (consorzi di bonifica e di irrigazione).

Le forniture di energia elettrica sono soggette a due tipi di tassazione:

  • Accisa (imposta erariale sul consumo), si paga in funzione del consumo (kWh). L'imposta è diversa a seconda che il consumo sia domestico o industriale
  • IVA (imposta sul valore aggiunto), si calcola invece sulla base dell'intera bolletta, quindi di tutte le voci che la determinano, costi fissi e accisa compresi. Anche l'aliquota IVA si differenzia a seconda della destinazione di utilizzo della fornitura.

Per entrambe le imposte sull'energia elettrica sono previste agevolazioni e esenzioni dalle aliquote per alcune categorie di consumatori.

La cessazione amministrativa determina la cancellazione del contratto di luce e gas, e può essere richiesta dal fornitore in caso di cliente moroso, che verrà in questo modo privato del servizio.

I debiti non vengono tramandati da un intestatario all'altro. A propria maggior tutela, però, si può inviare al fornitore una dichiarazione di estraneità, con la quale si escludono vincoli familiari con l'intestatario precedente e si richiede ufficialmente la cessazione amministrativa.