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FAQ

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Dipende dal distributore di zona. Suggeriamo sempre di richiedere il costo dell’operazione prima che venga effettuata.

  • Generalità del vecchio intestatario (codice fiscale o partita iva, copia della carta d'identità, recapito telefonico, indirizzo e-mail);
  • Generalità dell'intestatario (codice fiscale o partita iva, copia della carta d'identità, recapito telefonico, indirizzo e-mail);
  • Dati dell'utenza (indirizzo di residenza, POD -per la luce- o PDR -per il gas-).
  • Lettura del contatore;
  • Codice IBAN, qualora si preferisca attivare un addebito su conto corrente.

La voltura viene effettuata a parità di condizioni, quindi il nuovo cliente beneficerà degli stessi vantaggi sottoscritti dal precedente intestatario (es. potenza del contatore, tariffe – salvo diversa comunicazione).

La richiesta deve essere fatta al gestore scelto dal vecchio intestatario del contratto.

La voltura consiste nel passaggio di intestazione del contratto senza che ci sia interruzione della fornitura. La voltura non deve essere confusa con il subentro, che si richiede invece quando la fornitura di corrente elettrica o gas è stata disattivata ed il contatore staccato.

Quando si lascia un'abitazione si prospettano due possibili situazioni:

  • il subentro di un nuovo inquilino: in questo caso è possibile richiedere una voltura senza interrompere così la fornitura di luce e gas. La richiesta è a carico dell'inquilino entrante ma consigliamo al vecchio intestatario di verificare che il passaggio sia stato effettuato correttamente per evitare brutte sorprese
  • la casa rimane vuota: in questo caso è necessaria la disdetta dei contratti e la chiusura dei contatori tramite apposita richiesta al fornitore.

Assolutamente no. Il contratto di utenza resta legato al contatore di riferimento.

L'unica operazione possibile resta pertanto il cambio del nome sul contratto.

Il tempo necessario varia da una settimana ad un paio di mesi, quindi bisogna agire per tempo!

Il POD è un codice alfanumerico generato in maniera standard, composto da un totale di 14 o 15 caratteri. Il POD inizia sempre con la sigla IT, tre cifre e la lettera E.

Il POD è riportato sia sulla bolletta della luce che sul contatore elettrico: è infatti composto, nella maggior parte dei casi, dal codice cliente.

Il POD (Point of Delivery o, in italiano, Punto di consegna) è un codice alfanumerico che identifica in maniera univoca la singola utenza elettrica. Ad ogni contatore corrisponde un solo ed unico POD, che non sarà mai sostituito con un altro codice, nemmeno in caso di cambio di residenza o di fornitore. Si tratta di un numero importante perché viene richiesto dai tecnici per qualunque tipo di operazione o di intervento.

Il numero cliente è il numero identificativo di ogni contratto di fornitura di energia elettrica o gas. Si tratta di un codice a nove cifre visibile cliccando due volte consecutive sull'apposito pulsante del contatore stesso.

Il contatore in questo caso deve essere riattivato tramite richiesta di subentro. Le tempistiche di attivazione sono di circa 7 giorni.

In questo caso è necessaria una voltura. Bisogna quindi contattare il fornitore scelto dal precedente inquilino e richiedere il cambio del nome sul contratto. Nella maggior parte dei casi il fornitore stesso evade la richiesta telefonicamente, inviando successivamente al cliente la documentazione per la sottoscrizione.

Si tratta del caso tipico delle nuove costruzioni: il contatore è stato posato ma mai attivato. Bisogna quindi procedere con la richiesta di prima attivazione del contatore che richiede 15 giorni circa.

Qualora la nuova casa non sia mai stata abitata prima, magari perché costruita da poco, è probabile che il contatore non ci sia. In tal caso bisogna procedere con l'allacciamento della fornitura. Il tempo necessario per questa operazione varia in base alla tipologia dei lavori da realizzare: nei casi più semplici la tempistica è di circa un mese.

Che la nuova casa sia in affitto o acquistata, la prima cosa da fare è controllare se i contatori di luce e gas sono presenti e se sono attivi, ossia se funzionano. Non bisogna poi scordarsi di chiudere le utenze nella vecchia abitazione oppure di verificare che i nuovi inquilini si siano occupati di cambiare l’intestatario del contratto.